MM047 – APEX 21.2 Review

Pubblicato da Simone Morassutto il

Oracle, in linea con la continuità acquisita negli ultimi anni, ha rilasciato la versione 21.2 di Oracle Apex, noto tool di sviluppo di cui il Low Code è il paradigma esistenziale. Apex, analogamente al database, numera le versioni di anno in anno, riportando l’anno nel quale sono uscite, ecco che la versione 21.2 indica la seconda release del 2021. Quest’ultima release è stata presentata al pubblico italiano in un evento dedicato dal nuovo product manager Salim Hlayeln nel quale sono emerse novità interessanti che abbiamo testato sul campo grazie all’ambiente di sviluppo messo a disposizione da Oracle; proviamo a presentarvi alcune di queste nuove caratteristiche testate.

La prima novità testata sul campo è stata la Declarative PWA, acronimo che sta per Progress Web App. Dietro a questo nome si nasconde una features molto comoda soprattutto in ambito mobile, che permette di installare l’applicazione e vederla da mobile come fosse una vera e proprio app. L’installazione avviene tramite un’icona (Installa applicazione) che compare di default nella barra orizzontale di navigazione.

Se si preme tale icona in ambiente Windows 10, l’applicazione compare nel menu Start classico di Windows. Insomma, si accede alla web app come fosse un’applicazione installata. Per ora funziona solo se connessi alla rete, ma magari nelle prossime release sarà possibile lavorare offline.

La seconda funzionalità sono gli Smart Filters che, nota dolente, si possono applicare solo ai vecchi report classici mentre le Interactive Grid e Interactive Report in questo momento non sono contemplati. Sono dunque in linea con le faceted però sarebbe stato meglio fossero, almeno queste, estese alle altre componenti di visualizzazione.

Note dolenti a parte, questi smart filter nascondono delle vere potenzialità: appena si aggiunge questa tipologia di Region viene creata una casella di testo che ovviamente non potrà essere rimossa, dalla quale sarà quindi possibile aggiungere tutti gli eventuali filtri che si vorranno creare.

Al campo di filtro viene assegnata un’etichetta a piacere e, a questo punto, lanciando l’applicazione possiamo apprezzarne la forza: cliccando sul campo di testo e digitando le prime lettere compare la possibilità di scegliere, dal campo automatico che si viene a visualizzare per analogia di contenuto alfanumerico sotto la casella di testo, il campo di filtro e quindi i valori. Tutto in pieno stile insight e analytics.

Altra novità interessante, che sposa in pieno l’essenza dei Low Code, è la possibilità di aggiungere a tutti i bottoni un messaggio di conferma prima di eseguire l’azione associata al bottone. Il popup di conferma può avere i soliti 4 stili: Information, Notification, Danger, Success.

Sempre in questa ottica sono anche le nuove Dynamic Action che permettono di far apparire dei pop up di conferma o annullamento. Se l’utente preme conferma allora la Dynamic Action continua con l’azione successiva altrimenti si interrompe.

Sono davvero tante le novità in questa nuova release, tutte da provare, anche solo la nuova disposizione delle region nella pagina risulta un’implementazione davvero interessante, ora permette di aggiungere campi, per esempio, prima o dopo della barra di navigazione!

Non solo Apex, ultima nota nella presentazione fatta da Salym Hlayel ha riguardato le nuove caratteristiche del database XE 21c dove sono state riviste verso l’alto le limitazioni ed il listino per spostare su cloud le proprie applicazioni.

Le prime impressioni a caldo sono ottime, le novità nelle ultime due versioni annuali portano Oracle Apex verso uno strumento facile per tanti target di applicazioni: da quelle che mirano alla sostituzione dei fogli Excel, che invadono le aziende, a quelle che si propongono per fare Data Visualization, consci del fatto che non si ha in mano uno strumento di BI , ma uno strumento che nonostante ciò soddisfa almeno il 70% dei requisiti (grafici, inquire, drill down). Il lavoro fatto da Oracle si vede e si vede sempre di più la volontà di portarlo sempre più in alto tanto che il gruppo di sviluppo negli ultimi due anni è triplicato. La roadmap più dettagliata si può trovare cliccando qui.


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