MM025 – Una Data Visualization “su misura” per guidare il processo decisionale

Pubblicato da Luca Morselli il

I tradizionali sistemi di reportistica sono oggi ampiamente superati grazie ai nuovi software di Business Intelligence e Data Visualization, in grado di estrarre valore e insight dall’enorme volume di dati con cui le imprese hanno a che fare. La capacità di gestire efficacemente la conoscenza dell’estrazione di informazioni rappresenta dunque un fattore di vantaggio competitivo: la corretta analisi dei dati e delle tendenze consente di fornire un importante supporto alle decisioni strategiche e operative, individuando rapidamente le azioni da intraprendere per reagire o per anticipare il mercato.

I tool di Data Visualization oggi a disposizione permettono di presentare queste informazioni in modo semplice e intuitivo, con rappresentazioni in grado di fornire informazioni precise, aggiornate e significative del contesto di riferimento, sfruttando metriche e indicatori di prestazione attraverso la costruzione di dashboard.

Questi strumenti hanno assunto un ruolo di rilevanza strategica e presentano un forte impatto sul processo decisionale ai diversi livelli aziendali. I fattori di successo sono da ricercare nella semplicità d’uso, che si traduce in un’immediata interpretabilità del dato da parte degli utenti, nella tempestività dell’informazione e nell’affidabilità e qualità del dato, aspetti questi ultimi spesso garantiti dalla presenza di un Data Warehouse sottostante, in grado di fornire dati integrati, variabili nel tempo e non volatili.

Self-Service Analytics: attenzione all’uso!

Una grande opportunità in questo senso è data dalla possibilità di effettuare quella che viene definita self-service analytics, ovvero la possibilità di produrre e modificare rapidamente report e dashboard direttamente dagli utenti finali, svolgendo analisi avanzate in autonomia senza la necessità di scrivere codice. Il potenziale è elevato e il risparmio in termini di tempo può essere notevole, tuttavia è importante che le leve di configurazione non siano lasciate completamente in mano agli utenti con il rischio di produrre contenuti fuorvianti e, di conseguenza, controproducenti. Per mitigare questi rischi occorre dunque fornire la giusta visibilità e accessibilità del dato ai diversi utenti e offrire loro dei cruscotti creati ad hoc sulla base del ruolo ricoperto. Come renderlo possibile? Come costruire dashboard nella maniera corretta?

Individuare il destinatario

Il primo aspetto da tenere in considerazione nella fase di progettazione di una dashboard è l’identificazione dell’utente finale che dovrà utilizzarla. Le dashboard infatti, possono essere di diverse tipologie (operative, strategiche o analitiche), ognuna delle quali tiene traccia di un determinato tipo di metriche raccontando una specifica storia di dati. Possono concentrarsi su specifici compiti di una particolare area o fornire un quadro generale delle performance attuali dell’azienda, ma ognuna di esse dovrà presentare diverse caratteristiche a seconda del pubblico al quale farà riferimento. Le dashboard vanno adattate, sia nei contenuti che nella forma, in base ai diversi utenti che dovranno consultarle e al ruolo che questi ricoprono in azienda.

Diversi ruoli, diverse esigenze, diverse visualizzazioni

A ogni differente livello dell’organizzazione avremo dunque esigenze e obiettivi diversi, quindi necessità di visualizzare informazioni a diversi livelli di dettaglio, aiutando top management e CEO a prendere le decisioni migliori per guidare l’azienda e consentendo a manager e key users di avere una visione periodica o in tempo reale dell’andamento dei vari KPI monitorati.

Le esigenze e gli obiettivi di ciascun utente devono quindi fungere da guida nella costruzione della dashboard: se per il top management si prediligerà una forte rappresentazione grafica, in grado di riassumere rapidamente l’andamento delle performance aziendali attraverso KPI con un basso livello di dettaglio, diverso sarà per i key users, più operativi, che necessiteranno di report specifici, molto dettagliati con un mix di rappresentazioni grafiche e tabellari, dovendo gestire la progettazione e il controllo dei processi di produzione o di erogazione dei servizi.

Più saliamo nel livello decisionale, spostandoci dunque da attività di natura prevalentemente operativa verso attività di carattere strategico, più decresce la necessità di disporre di svariate informazioni ad un elevato livello di dettaglio, aumentando l’esigenza di visualizzare poche informazioni, sintetiche e in forma grafica che permettano di guidare il processo decisionale prendendo le giuste decisioni strategiche. L’azione è guidata dal livello più alto nella gerarchia dei ruoli, dal quale nascono domande su problemi ed opportunità dell’azienda ed arrivano a valle, dove vengono fornite le risposte da users e key users che arrivano all’alta direzione.

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(Banner Photo by Mudassar Iqbal from Pixabay)